Oggi Roseto è una delle località balneari più frequentate della riviera abruzzese e offre un soggiorno ricco di divertimento e di attrazioni; grazie alla sua spiaggia e al suo mare e a moderne strutture alberghiere, ricreative e sportive offre al turista molte possibilità di svago e relax.
Tra i vari motivi di richiamo è importante quello costituito dalle manifestazioni estive (rassegne teatrali, cinematografiche e musicali) che si svolgono su tutto il territorio e in particolare nella Villa Comunale.
Sulla collina a ridosso di Roseto sorge Montepagano, che per secoli fu il principale centro della zona e che costituisce una bellezza paesaggistica da cui si gode un panorama mozzafiato della riviera circostante.
Nel 1251 fu compresa nella Diocesi di Atri e dal 1424 fino all'arrivo dei francesi (1806) divenne feudo dei Duchi di Acquaviva.
Ubicata sulla sommità della collina, da cui si gode una splendida vista della sottostante marina, Montepagano conserva tracce delle antiche fortificazioni medioevali, con le quattro porte d'ingresso.
LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA (MONTEPAGANO)
Ex Chiesa di Santa Filomena, costruita ai primi del 1900, presenta un caratteristico altare in terracotta. Vi è conservato il dipinto "La Sacra Famiglia" opera del pittore rosetano Pasquale Celommi (1851-1928) riprodotta su francobollo in occasione del sessantesimo anniversario della morte. Notevoli anche il campanile, appartenente alla distrutta chiesa di Sant'Antimo, legato ad una leggenda che ne attribuisce la costruzione a Papa Sisto V, e la chiesa di SS. Annunziata (fine secolo VI), che conserva all'interno un pregevole altare in legno policromo, con statue di santi e profeti. Nella sua sacrestia è apposta la lapide che ricorda la nascita di Roseto ad opera del clero della Chiesa, che divise i lotti e cedette la marina di cui era proprietario (22 maggio 1860).
Roseto è collegata a Montepagano per mezzo di antichi percorsi pedonali riportati alla luce con un paziente lavoro di restauro, offrono un'occasione unica per suggestive escursioni a contatto con la natura.
Infine il Museo della Cultura Materiale che raccoglie testimonianze sui mestieri del passato, su oggetti ormai scomparti dall'uso quotidiano, su istituzione e personaggi locali, con un ricco corredo di immagini e di riferimenti fotografici.
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